mercoledì 13 marzo 2013

Una passeggiata a Central Park



Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. 
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. 
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. 
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. 
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.


Josè Saramago


Vorrei che fossero le parole di Saramago ad accompagnare questa apertura del nostro primo, e spero il più lungo possibile, viaggio insieme.
Un viaggio che abbiamo già cominciato altrove, senza conoscerci, come passeggeri dello stesso treno che condividono per poche ore la carrozza per poi "ritrovarsi" come affini, aldilà della lontananza geografica, delle diverse abitudini, dei differenti passati che li hanno portati a salire proprio quel giorno proprio sul quel treno. 
Arrivate a Central Park, riempite dei suoi colori vividi, caldi, sorprendenti abbiamo cercato il nostro angolo tranquillo, un po' fuori dai cammini più battuti, vicino ad un laghetto da guardare gelare in inverno e vedere tornare alla vita, lentamente, in primavera. Abbiamo scelto un grande albero alla cui ombra poterci riparare quando il sole estivo non lascia tregua, abbiamo imparato ad amarlo anche spoglio, quando ci regala le sue foglie ramate negli ultimi raggi autunnali prima di prepararsi ad accogliere il manto bianco dell'inverno. E' diventato il nostro rifugio, il nostro punto di incontro, il nostro luogo di scambio materiale e immateriale e vorrei che proprio da qui nascesse la possibilità di raccontarci anche ad altri, per condividere le nostre passioni, le nostre scoperte, le cose che amiamo e che non vogliamo dimenticare...un diario di viaggio, con foto dei posti che ci sono rimasti nel cuore, ricette che abbiamo sperimentato, cose che abbiamo comprato e di cui non possiamo più fare a meno, canzoni che ci hanno accompagnato e film che ci hanno commosso.
Un abbraccio a voi, mie compagne di percorso e un benvenuto a chi si vorrà sedere anche solo per un pomeriggio accanto a noi sotto al nostro grande albero.

V.

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